Agricoltori 3.0

La scorsa settimana Cecilia Stajano, coordinatrice Innovazione nella scuola per la Fondazione Mondo Digitale, ha seguito la partenza del progetto Nonni in Rete. Tutti giovani alle Poste a Potenza, presso l’Istituto professionale servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale “Giustino Fortunato“. E ha conosciuto una realtà molto particolare che vede giovani e anziani uniti da una comune passione per la terra.

 

La cosa straordinaria di questa scuola sono i ragazzi che sono molto appassionati della terra, sono ragazzi di altri tempi, direi.

Sono molto legati alla azienda agricola di famiglie, e se c’è da fare a casa, da prendersi cura degli animali, della terra è difficile aver voglia di venire a scuola e trascurare la

terra, che ha i suoi ritmi, ma si viene a scuola per rispetto della famiglia che fa il sacrificio di far studiare i ragazzi per sperare con la cultura e riuscire a rilanciare l’azienda e offrire ai propri figli un futuro migliore.

Sono ragazzi di 16, 17 anni che conoscono il senso della vita e della morte da vicino, per un animale che sta male, una nascita di un agnellino che fa subito festa in azienda e per la morte di una mucca che muore di parto perdendo anche il suo vitellino ed è subito perdita e perdita emotiva ed economica.

Sono ragazzi che la vita la mordono, la conoscono e non conoscono cosa sia essere Neet.

 

Ecco le interviste realizzate da Cecilia Stajano.

 

Il dirigente scolastico Angelo Mazzatura, alla guida dell’Istituto professionale servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale “Giustino Fortunato”.

 

 

Antonio: “sono in campagna da quando ho 12 anni”

 

 

 

Anna e Donata: “Siamo qui per imparare, non sappiamo ancora fare nulla”

 

 

La docente coordinatrice Carmelina Frammartino, vincitrice premio volontari della conoscenza

 

 

La docente Maria Rosaria Sabina

 

 

Gianvito, 17 anni, se non vedo gli animali tutti i giorni non mi sento bene

 

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