“Fin da subito è stato chiaro che la loro curiosità e il loro entusiasmo avrebbero superato ogni barriera, linguistica, logistica e tecnologica!” A raccontare è Eleonora Curatola che per la Fondazione Mondo Digitale ha seguito la prima esperienza di formazione in modalità Blended mobility di un gruppo di over 60, protagonisti del progetto europeo Inclusive Senior Education through Virtual U3A (ISEV) [vedi la notizia In formazione a Lisbona].
Lo scorso mese Cristina, Domenico, Guido e Roberto, tutti over 60, hanno partecipato alla seconda e ultima fase del progetto europeo a Lisbona, accompagnati da Clelia Gentili, docente dell’IIS Piaget Diaz, e da Eleonora Curatola, che, al ritorno a Roma, ha raccolto le loro testimonianze.
“Cellulari alla mano ognuno di loro ha capito come muoversi per Lisbona nel miglior modo, quali mezzi prendere, come raggiungere la fermata della metro e i vari luoghi d’interesse. Senza timidezza o imbarazzo si sono raccontati ai coetanei degli altri paesi superando il divario linguistico, hanno stretto amicizie, hanno spiegato abitudini e tradizioni italiane aiutandosi con qualche video di YouTube o con il traduttore di Google. Ogni occasione è stata utile per scattare foto di gruppo o selfie e condividerle live con figli o nipoti e sul nostro gruppo whatsapp anche a dimostrazione di quanto, dopo il corso a scuola, sono diventati bravi con l’uso quotidiano delle tecnologie”, ci spiega Eleonora.
“Sono rimasta sorpresa dalla professionalità, impegno e attenzione che hanno messo nei momenti di training sulla piattaforma (tre mattine) e durante la presentazione del progetto. Nonostante l’emozione, la presentazione è andata molto bene, sono stati bravissimi a trasmettere lo spirito del corso, il valore formativo, sociale e emotivo del modello di apprendimento intergenerazionale, suscitando la curiosità degli altri senior. Sulla piattaforma Moodle, usata per condividere un corso sui monumenti di Roma con testo foto e quiz d’approfondimento, hanno fatto un lavoro ottimo, preciso, puntuale e curato sotto ogni punto di vista sia grafico che di contenuto, grazie anche alla formazione e al supporto di Marek Rembowski”.
Ed ecco come ciascuno di loro ha sintetizzato l’esperienza.
- Cristina
È stato uno scambio piacevole di idee, sorrisi e amicizia, anche se a volte faticoso per la difficoltà di capirsi. Nonostante le diversità di esperienza e di contesto culturale che fanno parte del percorso di ciascuno, ho riscontrato molte analogie di pensiero e sentimenti. Con alcune di queste belle persone mantengo i contatti. - Roberto
Abbiamo scoperto la capacità di capirci anche senza conoscere la lingua. E questa è stata una cosa fantastica! Personalmente ho vissuto un periodo di rilassamento psicofisico e un senso di quiete forse dovuto ai grandi spazi nella città di Lisbona. Per me è stata un’esperienza bellissima. - Domenico
L’accoglienza ricevuta nelle università della terza età che abbiamo visitato è stata davvero coinvolgente ed affettuosa, ci siamo sentiti parte della loro comunità e ci siamo divertiti molto nelle attività che ci hanno proposto. - Guido
La cosa più bella è essere stati a stretto contatto con i senior di altre nazionalità, abbiamo fato amicizia e ci siamo scambiati mail affinché questa conoscenza iniziata non finisca. Spero che ci saranno altre occasioni di viaggio a cui partecipare, ma se questo non fosse possibile spero venga data l’occasione ad altre persone di poter vivere la bellissima esperienza che abbiamo vissuto. Ringrazio personalmente anche da parte dei miei compagni d’avventura lo staff della Fondazione per il tempo e la pazienza che ci hanno dedicato.
Sotto il prezioso documento elaborato da Guido, due fogli protocollo fitti di scrittura per raccontare “la bellissima esperienza”.